[vc_row][vc_column width=”5/6″][vc_column_text]I tipi di bullismo sono molti e ognuno ha caratteristiche diverse. Conoscere a fondo le forme che può assumere questo male è il primo passo per riconoscerlo e fermarlo. Le forme di bullismo sono diverse: esiste una forma di bullismo fisica, una forma verbale, una psicologica e indiretta.
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1. Tipi di bullismo: Il bullismo fisico (diretto) o bullismo maschile
La forma di bullismo più conosciuta è il bullismo fisico. Questo tipo di bullismo è messo in atto soprattutto dai ragazzi nei confronti di altri ragazzi. E’ un tipo di violenza diretta, che ha lo scopo di fare del male, di far sentire l’altro più debole e indifeso.
Il bullo è colui che vuole dimostrare agli altri la propria forza e potenza, attraverso la violenza: usa pugni, calci e spesso si crea un vero e proprio branco che aggredisce la vittima fisicamente. Queste caratteristiche sono diffuse nel bullismo maschile.
Si è vittime di bullismo fisico se si subiscono:
- Atti aggressivi e fisici: schiaffi, spintoni, calci, pugni, minacce fisiche, aggressioni
- Se i bulli danneggiano oggetti personali: rompere lo zaino, appropriarsi e strappare diari, gettare nell’immondizia penne ecc.
- Se rubano oggetti personali: rubano la merenda, penne, quaderni, penne.
2. Tipi di bullismo: bullismo psicologico (indiretto) o bullismo femminile
Si parla di bullismo psicologico o di bullismo femminile: la bulla è più subdola e furba del bullo e fa leva sui punti deboli della sua vittima, colpendola a livello psicologico e quasi mai fisico. E’ difficile da individuare perché non ha sintomi, segni visibili e spesso chi vive questo tipo di bullismo non può dimostrare ciò che accade e rimane in silenzio. Inoltre la vittima stessa, non subendo violenza fisica, tende a sottovalutare la situazione e non coinvolge gli adulti per paura di sembrare debole.
Si è vittima di bullismo psicologico se:
- Vengono messe in giro false voci sulla vittima.
- La bulla crea un proprio gruppo in cui la vittima viene esclusa, ignorata. (non viene invitata alle feste di compleanno, alle uscite di gruppo o coinvolta negli sport di squadra…)
- A poco a poco si viene isolati e si perde ogni amicizia.
- Si ha il terrore e l’ansia di andare a scuola, i voti calano.
- Si comincia ad odiare se stessi e a pensare di essere “sbagliati”: il bullismo psicologico distrugge l’autostima.
- Non si ha più voglia di uscire, si diventa depressi, chiusi e insicuri e si ha il timore persino di uscire e stare a contatto con la gente perché ci si sente derisi anche da sconosciuti (si sente un costante senso di inferiorità)
3. Tipi di bullismo: il bullismo verbale
Il bullismo verbale ha lo stesso obbiettivo del bullismo psicologico, cioè quello di fare del male alla vittima al livello interiore. Per colpire la vittima non si usano pugni o calci, ma un’arma potente: la parola.
Si usano parole cattive, offensive e vengono ripetute quotidianamente, finché la vittima non si convince che siano vere: inizia a vedersi brutta, a credere di essere grassa, sola, sbagliata, diversa e finisce con l’incolpare se stessa della situazione, invece di incolpare gli altri.
Si è vittima di bullismo verbale se:
- Si viene derisi, insultati quotidianamente, con battute e parole offensive su aspetto fisico, abbigliamento, orientamento sessuale, situazione familiare.
- Si viene chiamati con nomignoli offensivi e che hanno lo scopo di ridicolizzare e fare del male.
4. Tipi di bullismo: bullismo a scuola
Il bullismo è diffuso soprattutto a scuola e ci sono casi di bullismo a partire già dall’asilo e alle scuole elementari. Spesso chi subisce bullismo durante questi anni è più esposto ad esserne ancora vittima alle medie, al liceo, all’università o in un futuro ambiente lavorativo.
- BULLISMO SUI PROFESSORI
Ci sono casi in cui i ragazzi prendono di mira un professore, che viene insultato, deriso dai suoi alunni, come riportano molti casi di cronaca
- BULLISMO DEI PROFESSORI (o mobbing dall’alto)
Ma ci sono anche casi in cui i professori diventano bulli: insegnanti che non rispettano gli studenti, che usano il loro ruolo per farli sentire inferiori. Uno studente può sentirsi perseguitato anche da un’insegnante che non perde occasione per metterlo in ridicolo di fronte agli altri e che senza motivo prenda in giro uno studente (sei stupido, ignorante ecc.) Il professore: - Ti tratta male senza alcun motivo di fronte a tutti
- Ti insulta costantemente sulla tua capacità e intelligenza (sei stupido, incapace, ignorante…)
- Continua a darti giudizi o voti negativi ingiustificati, nonostante i tuoi sforzi
- Provvedimenti disciplinari e note senza alcun motivo
- Vuole farti credere che tu non hai futuro o scoraggiarti
Insulta la tua famiglia - Ti fa sentire inferiore e meno capace rispetto ai tuoi compagni senza motivo
- Vuole comandarti e darti ordini, urlandoti contro
- Ti incute timore con atteggiamenti aggressivi e minacce
5. Tipi di bullismo: Mobbing sul lavoro
Il Mobbing è una forma di violenza psicologica sul lavoro. La vittima subisce comportamenti ingiusti, aggressivi e RIPETUTI nel tempo, da parte di colleghi, dal capo o dai suoi superiori. Chi lo subisce viene emarginata, criticata. Costantemente messa in ridicolo di fronte agli altri, gli vengono affidati compiti dequalificanti, con lo scopo di distruggere, eliminare una persona dal posto di lavoro, inducendola al licenziamento.
Il Mobbing ha effetti devastanti sulla persona colpita: essa viene danneggiata psicologicamente e fisicamente, menomata della sua capacità lavorativa e della fiducia in se stessa.
- Trattamento discriminatorio Si viene trattati in modo diverso rispetto agli altri colleghi, attraverso l’esclusione, l’indifferenza. Trattamento diverso.
- Violenza verbale. Si viene insultati e maltrattati verbalmente, in presenza di altri colleghi o superiori.
- Diffamazione. Si parla male di te, a livello personale e professionale.
- Pressione. Spesso ti assegna un’eccessiva mole di lavoro e ne richiede il completamento nel minor tempo possibile. Inoltre, tende a ideare progetti irrealizzabili, al fine di sottometterti a un livello estremo di stress.
6. Tipi di bullismo: Il bullismo in famiglia:
Il bullismo non esiste solo a scuola o sul lavoro, ma spesso si annida anche in famiglia. Il lato oscuro e poco conosciuto del bullismo è quello tra fratelli e sorelle.
- BULLISMO TRA FRATELLI
La differenza tra un normale litigio tra fratelli e il bullismo è la ripetitività nel tempo cioè quando si osserva spesso un fratello mettere in atto atteggiamenti offensivi e distruttivi nei confronti dell’altro e quando è sempre e solo uno dei due a subire dall’altro.
Consiste nel picchiare, insultare, deridere e distruggere gli oggetti appartenenti alla vittima. I genitori devono assolutamente intervenire perché ha conseguenze nella psiche della vittima che porterà dietro anche in età adulta (ansia e depressione).
7. Cyberbullismo e bullismo in rete
Il Cyber-bullismo è un tipo di bullismo “virtuale”, ma fa male quanto quello reale ed è sempre di tipo psicologico/verbale.
Può attuarsi in diversi modi:
- Sexting: Si inviano foto, video, testi sessualmente espliciti che poi ad insaputa della vittima, vengono diffusi e arrivano anche ad amici e a persone sconosciute. Questo tipo di cyberbullismo provoca nella vittima un senso di vergogna, impotenza e frustrazione.
Leggi la storia di Amanda Todd per avere un’idea. - Molestie: si ricevono ripetutamente messaggi di insulti, con lo scopo di ferire la vittima (ad esempio si ricevono ogni giorno insulti sui social network)
- Flaming: si ricevono messaggio online offensivi e pesanti con insulti verbali
- Furto di identità: fingere di essere un’altra persona e creare un profilo su internet con il suo nome, spedendo messaggi ai suoi amici o pubblicando contenuti che danneggiano l’immagine e la reputazione della vittima.
- Rivelazioni: si rendono pubblici fatti relativi alla vittima privata di una persona.
- Inganno: si ottiene la fiducia di qualcuno con l’inganno per ottenere confidenze, racconti privati, spesso imbarazzanti per renderli pubblici in rete con altre persone.
- Esclusione: esclusione della vittima da un gruppo online, da una chat, da un gioco interattivo
- Cyberstalking: molestie, violenze ripetute e minacciose con lo scopo di incutere terrore nella vittima sulla propria incolumità fisica.
- Cyberbullismo insieme al bullismo: questo tipo di bullismo ha inizio nella realtà, in cui la vittima viene aggredita da un gruppo di bulli, in cui alcuni spettatori-complici riprendono l’aggressione con i telefonini per poi pubblicare il filmato in rete, condividerlo e diffonderlo.
8. Omofobia e bullismo
Una forma di bullismo molto diffusa è quella legata all’omofobia. Nel bullismo omofobico la vittima è presa di mira per la sua sessualità. Anche in questo caso la violenza può essere verbale, fisica o psicologica: derisioni, insulti, prese in giro, scherzi, scritte sui muri, emarginazione dal gruppo.
Il bullismo omofobico non vede tra le vittime solo omosessuali ma anche chi viene giudicato tale per il suo modo di essere, di vestire, per i suoi atteggiamenti e quindi etichettati come omosessuali soltanto perché escono fuori dagli schemi comuni, ad esempio ad un ragazzo non piace il calcio, ma fa uno sport considerato più femminile come la danza. Oppure è un ragazzo educato, timido e non violento che viene quindi insultato ed etichettato come “femminuccia”. (ricordiamo il caso di Andrea, il “ragazzo dai pantaloni rosa” che si è suicidato all’età di soli 15 anni perché stanco di essere preso in giro a scuola!)
9. Bullismo e razzismo
I ragazzi che vessano altri ragazzi perchè più sensibili o diversi da loro per etnia, cultura o religione. Il bullismo trova sempre terreno fertile, perché attacca ogni “differenza”: economica, sociale, culturale, religiosa, fisica… e quindi trova ogni “scusa” per una violenza per la quale non esistono più scuse.
Questi diversi tipi di bullismo hanno tutti lo stesso effetto: la distruzione dell’autostima della vittima e dell’immagine che ha di sé.
Come dovrebbero insegnarci le cronache sono molti i casi di suicidio causati dal bullismo e dal cyberbullismo, quindi anche se si tratta di bullismo virtuale o psicologico non bisogna sottovalutarlo, ma intervenire e conoscerne i segnali.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/6″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
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