Ho aperto un Profilo Instagram contro il bullismo. Instagram è il social network che permette di condividere istantaneamente foto e immagini, ricevendo commenti e like da parte degli altri utenti che ci seguono. Questo social è molto usato dai giovanissimi e mi sono iscritta per capire cosa pensano del bullismo.
Sono moltissimi i ragazzi che mi hanno contattato dicendomi di essere vittime di bullismo da tempo, confessandomi di non riuscirne a parlare con nessuno e addirittura c’è chi ha scritto di aver pensato al suicidio. Il tono delle loro parole era disperato, non sapevano cosa fare e avevano paura. Ho capito subito che avevano bisogno soprattutto di qualcuno con cui sfogarsi e parlare e con cui tirare fuori cose che senza un pc o un cellulare non riescono a dire.
Facendo ricerche più approfondite ho notato quante siano numerose su questo social le pagine contro il bullismo, gestite direttamente da chi ne è vittima. Le immagini usate non sono positive, ma immagini di ragazze che piangono, si disperano e le loro parole lasciano capire la sofferenza che magari nella vita “reale” nascondono dietro a un silenzio o un sorriso. E’ davvero sconcertante e preoccupante tutto questo. Mi sono chiesta, perché ormai un adolescente, quando ha un problema, anche serio, come nel caso del bullismo non ne parla a nessuno e preferisce raccontare ogni cosa on-line?
Sono queste le risposte che mi sono data:
#1 Si sentono protetti dall’anonimato. Basta creare un profilo, utilizzare un nickname inventato, inserire una foto scaricata da internet e il gioco è fatto. Possono iniziare a pubblicare ciò che vogliono e che sentono senza filtri, perché nessuno sa la loro vera identità e chi sono davvero. Questo fa sentire i ragazzi protetti e più liberi, quindi parlano liberamente di cose che non hanno il coraggio di rivelare.
#2 Vogliono trovare qualcuno che li aiuti, li supporti, li incoraggi. Anche gli “amici” e i “seguaci” virtuali riescono a far stare meglio chi è vittima di bullismo e scrive sui social. Perché se riceve un like e una faccina sorridente, o una frase che gli dice di non mollare si sentirà meno sola e spenta e inizierà a pensare che non è vero che a nessuno importa di lei, come dicono i bulli.
#3 Per sentirsi meglio. Tenere tutto dentro dà la sensazione di scoppiare e tirare fuori tutto, scriverlo e pubblicarlo, li fa sentire più liberi, come se si fossero tolti un grande peso che sembrava schiacciarli.
#4 Per sentirsi meno invisibili. Chi è vittima di bullismo spesso si sente invisibile e inesistente. Se invece si pubblica sui social ci si sente meno invisibili e fanno parte di un “mondo” anche se virtuale.
#5 Perché sperano che qualcuno li capisca. Perché nessuno capisce il mio dolore? Si chiede chi è vittima di bullismo. Ecco allora che se qualcun altro gli racconta di aver vissuto le stesse esperienze e di come ne sia uscito, si sentirà finalmente compreso e più sereno.