Si può riuscire a farsi ascoltare dai bulli, non usando la violenza? la storia di Eugenio testimonia che è possibile arrivare ai bulli e cambiare i loro comportamenti. Come? Attraverso l’ironia!
Come ci si difende quando si è vittima di bullismo? Spesso ci si convince che l’arma migliore per “combattere” i bulli sia rispondere con altra violenza o con la vendetta. Ma una super mamma ha consigliato a suo figlio di usare un’arma ben più potente e meno distruttiva: l’ironia, e di mostrarla attraverso il canale più famoso al mondo, ovvero YouTube.
Eugenio ha 14 anni e dalle scuole elementari ha dovuto subire umiliazioni e derisioni da parte dei suoi coetanei-bulli. Il motivo? Perché è un ragazzo che a differenza degli altri non ama il calcio, ma pratica l’atletica leggera. Questo è bastato ad etichettarlo come “sfigato“, “gay”, “diverso” e a scatenare la cattiveria di alcuni ragazzi della scuola, che iniziano a mettere in giro le voci che Eugenio è strano e che tutti devono stargli alla larga. I compagni ridono di lui e vedono tutto come un gioco, mentre lui sta male, chiedendosi perché viene isolato e non accettato.
Alle scuole superiori tutto si ripete ancora. Agli insulti e alle derisioni si sommano le provocazioni, come toccargli le parti intime o dargli botte sulle spalle, facendo di tutto per spingerlo a reagire con la violenza e scatenare così una rissa. Ma Eugenio non ci sta.
Sua madre non si dà per vinta e lo aiuta a trovare una soluzione. Decidono di girare e realizzare dei video, insieme ad un altro ragazzo, che lo ha aiutato e supportato sempre, anche in questo importante progetto, dove lui rappresenta la spalla di Eugenio- Ge. Insieme sono infatti “Ge e Culo“. I video trattano il tema del bullismo in chiave demenziale. Il loro scopo è comunicare con i bulli, essere ascoltati da loro, attraverso l’ironia e il divertimento, per avvicinare questi due mondi, quello del bullo e della vittima, che sembravano così lontani. Proprio grazie a questi video il muro tra Eugenio e i suoi compagni è crollato e tutti si sono avvicinati a lui.
I filmati iniziano infatti ad essere visualizzati dai ragazzi della sua scuola. Il 14enne grazie a questi video è riuscito ad “allegerire” dentro di sé il peso del bullismo. Adesso è diventato agli occhi degli altri un vincente, un ragazzo forte e hanno cambiato l’immagine e l’idea che avevano di lui.
Ma questi filmati hanno fatto molto di più, hanno in qualche modo modificato la percezione stessa che il giovane aveva di sé, adesso si sente più sicuro e riesce persino a fregarsene e a non rimanerci male se qualcuno ride di lui, perché ha imparato a riderci su e a ridere anche di se stesso. Ora prende la vita con il sorriso e il suo scopo è regalare un sorriso anche a coloro che sono vittima di bullismo o l’hanno vissuto.
È importante chiedere aiuto ai più grandi. Non avere paura che tu dicano che sei una femminuccia e che non sai combattere da solo. Sono soltanto fesserie dette per provocarti. Perché i bulli stessi, quando partono all’attacco, si muovono sempre in gruppo. Anzi, in branco.
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