Storia per bambini da leggere inventata. Ecco una bella storia per bimbi per far sognare i più piccoli. Questa storia parla di un principe che decide di lasciare la sua corona per trovare la libertà. Si scontra con gli sguardi della gente che lo considerano un matto fin quando non incontra un cagnolino vagabondo, che diventa il suo più grande amico. Questo viaggio porterà il principe a ritrovare la libertà ma anche l’animo di un bambino che aveva da tanto perduto…. una storia di fantasia e magia per bambini.
C’era una volta,
un giovane principe di un regno lontano. Era cresciuto circondato da ricchezza, in un grande, immenso, palazzo. Fin da bambino gli erano state insegnate le buone maniere e imposto cosa doveva fare, cosa dire e come comportarsi a corte. I suoi genitori erano persone fredde e distaccate che non gli avevano mai dato amore, ma solo regole.
Il principe era stanco di quella vita. A volte guardava dalla finestra e sognava di scappare via esplorando l’immensa natura che lo circondava. Si sentiva imprigionato, come un uccello in una gabbia dorata. Anche se aveva una vita invidiabile, lui invidiava chi aveva la libertà di cantare, saltare, ballare, correre…lui non poteva fare tutto ciò. Era un principe e doveva rispettare il suo ruolo.
Aveva tanti servi ai suoi comandi ma in realtà’ lui si sentiva un servo, uno schiavo, un uomo povero nell’animo.
I suoi genitori volevano obbligarlo a sposare una donna che anche se nobile di sengue non lo era di cuore. Era la persona più’ malvagia e fredda che avesse mai conosciuto. Voleva sposarlo solo per il suo titolo e la sua posizione.
Il Principe aveva provato ad opporsi alle nozze ma il re aveva già’ combinato e organizzato tutto. Così, il giorno prima del matrimonio, il principe fuggì via. Rubo’ gli abiti di un servo e si allontano a cavallo dal palazzo. Correva a perdifiato, verso una nuova vita. Aveva perso tutto ciò che aveva ma non si era mai sentito cosi ricco e libero. Si sentiva leggero. Era come spiccare il volo e aver ritrovato le sue ali. Rideva, piangeva dalla gioia e il cuore gli esplodeva nel petto. Era felice per la prima volta.
Arrivo’ ad un villaggio e inizio’ a saltellare, cantare. I passanti lo guardavano pensando fosse ubriaco o matto. Si allontanavano con disgusto. Solo un cane randagio si avvicino’ curioso a quell’uomo. Lo accarezzo’ e tra loro nacque una grande amicizia. Erano simili…entrambi erano creature vagabonde, senza casa, in cerca di una strada. Insieme si facevano compagnia anche se venivano additati dalle persone. Il cagnolino lo capiva all’istante. Anche lui saltava e faceva le feste senza un perché’. Non erano schiavi, erano liberi andare dove volevano e il loro comportamento era guidato dall’istinto e non più’ da leggi o ragioni.
Insieme affrontarono la notte, le tempeste e gli sguardi cattivi della gente. Erano veri amici anche se non parlavano la stessa lingua ma si capivano da piccoli gesti.
Un mattino il Principe si sveglio’ e non trovo’ piu il suo amico. Dove era finito? Lo cerco’ ovunque ma non lo trovava. Segui le sue tracce e vide il suo corpo a terra, freddo e ormai senza vita. Il principe pianse mille lacrime. Quel dolore era insopportabile. Si sentiva cosi solo ora, senza il suo migliore amico. Si addormento e si lascio cadere nel sonno.
Il giorno dopo prosegui il suo viaggio ma senza il cagnolino era come camminare con una gamba sola. Decise di allontanarsi dalla gente e immergersi nella natura. Trovo’ una sorgente d acqua fresca e poi proseguì il suo viaggio nel bosco. Sentii dei rumori poco distante. Quando si avvicino riuscii a distinguere delle creature che gli volavano intorno e giocavano con lui divertiti. Sembravano piccoli spiriti e rimase a bocca aperta a guardare quello spettacolo. La magia incontrava la natura, non poteva credere ai suoi occhi.
Forse stava sognando… Si..era tutto un sogno… Si addormento’ sorridendo come un bambino e sentiva dentro di se accendersi la fantasia ed era come se un incantesimo lo stesse trasformando in un bambino. Lascio’ volare via l’animo da adulto e torno’ ad essere un fanciullo. Quando si sveglio’ non aveva piu il corpo pesante di un uomo. Si era liberato dei suoi panni umani. Si sentiva leggerissimo come aria e spicco’ il volo ormai libero come il vento.
Era un folletto!