Il topo di campagna e il topo di città è una favola di Esopo con morale adatto per i bambini. Testo della favola:
Due amici topi vivevano due vite molto diverse. Uno era un topo di campagna e l’altro di città. Il topo di campagna amava l’aria aperta, essere libero nonostante non avesse molto cibo. Il topo di città viveva in una grande casa e aveva tutto ciò che desiderava da mangiare.
Un giorno il topo di città invitò a pranzo il suo amico topolino di campagna. “Ho cucinato un buonissimo stufato, faremo un pranzo ricco!”.
Il topo campagnolo accettò molto felice e non vedeva l’ora di fare una bella scorpacciata a casa del suo amico. “Chissà quante cose buone mangerò” pensò con l’acquolina in bocca. In perfetto orario si incamminò verso la città. I due amici iniziarono a mangiare e chiacchierare. La casa dell’amico era una casa bellissima, con eleganti arredi e molto raffinata.
I due topolini avevano tutte le comodità che mancavano invece nella umile tana del topo di campagna. “Che bella la tua casa e quanto cibo!”
Al topo di campagna vennero gli occhi a forma di groviera da quanto era contento. I due si sedettero a tavola su un ricco tappeto ricamato e iniziarono a mangiare avidamente.
A un tratto, però, si sentì un rumore provenire da dietro la porta. I due topolini fecero un balzo e andarono a rifugiarsi sotto il letto di gran fretta.
“Che cos’è stato?”, chiese il topo di campagna con voce tremolante.
“Oh, nulla”, rispose il cittadino: “Sarà stato il gatto, spesso passa da queste parti”.
Scampato il pericolo, i due tornarono a tavola e il topo di città iniziò a mangiare la sua porzione da dove l’aveva interrotta. L’altro, però, era pallido e silenzioso.
“Che cos’hai?”, gli chiese l’amico.
“Ti dirò…”, rispose il campagnolo: “Non vorrei sembrare scortese, ma quello che è successo mi ha fatto passare la fame. Questo pranzo, continuiamolo domani a casa mia. Non mangeremo leccornie, solo un po’ di cereali e insalate, ma di sicuro nessuno ci disturberà o spaventerà.
Preferisco vivere una vita modesta e tranquilla, piuttosto che nel lusso, ma col batticuore!” E tornò correndo nella sua casetta in campagna, felice della sua umile vita ma tranquilla e senza pericoli. Non avrebbe mai scambiato la sua casa per quella del suo amico!
Morale il topo di campagna e il topo di città
Morale di il topo di campagna e il topo di città. “Meglio lardo e fagioli in pace che dolci e marmellata nell’angoscia.”
La favola insegna come anche una vita umile e modesta possa essere migliore di una all’apparenza piena di lussi, ma in realtà non così tranquilla come sembra.
La storia per bambini ci mostra inoltre la differenza di punti di vista tra i due topi: quello di città non rinuncerebbe per niente al mondo ai suoi agi, anche a costo della sua vita; quello di campagna si accontenta delle piccole cose, ma ama la sua tranquillità e preferisce la sua vita ad una piena di lussi.
Il topo di campagna prende la vita cosi come viene, non ha preoccupazioni, vive tranquillo, non gli interessa di nulla e pensa solo a star bene. Il topo di città vive in condizione più adagiate, ma per avere questo deve pagare un duro prezzo.