Ancora un altro video, girato nel Regno Unito, a testimoniare che il bullismo è un’emergenza che coinvolge giovanissimi di ogni nazionalità e Paese. E’ un male che supera ogni confine e non conosce limite.
Questo video ricorda quelli che avevano sconvolto l’Italia, e che mostravano ragazzine aggredire coetanee, a Genova e Bollate. La vittima della brutale aggressione è una studentessa di soli 13 anni, Terri-Mae Lunt, di Mosten (cittadina vicino Manchester), picchiata selvaggiamente da una coetanea, che l’ha aspettata all’uscita di scuola, riempita di calci, pugni e buttata a terra. Il pestaggio è stato fermato solo quando l’autista di autobus è intervenuto.
L’episodio ha lasciato ferite profonde, non solo fisiche, ma soprattutto psicologiche, nella mente della giovane che, distrutta dalla paura, non vuole più tornare in quella scuola, perché farlo sarebbe come rivivere quel brutto evento, che cerca di dimenticare.
Vittima della violenza e dell’indifferenza di decine di studenti che assistevano e riprendevano la scena, stando a guardare senza intervenire. Spettatori entusiasti di quello che per loro era come uno spettacolo, da registrare, diffondere, proprio come se fosse un programma televisivo. Ma non si tratta di finzione, è un dramma reale, anche se viviamo in un mondo in cui la violenza è usata come un modo per divertirsi. A farne le spese sono ragazze giovanissime, che si porteranno per tutta la vita dentro le cicatrici e i ricordi di quegli attimi, di quell’incubo dove nessuno ha teso loro una mano.
Notti insonni, incubi, pianti, attacchi di panico, ansia, depressione, paura ad uscire di casa, sono solo alcune delle terribili conseguenze del bullismo, anche se c’è chi ancora non si rende conto del profondo male che provoca.