Tema sul razzismo argomentativo. Ecco un tema sul razzismo oggi svolto di esempio per per scuole medie e superiori. Se devi scrivere un tema sul razzismo, un compito o un testo ecco uno scritto da cui prendere spunto. Il razzismo è un tema molto assegnato nelle scuole perché è un problema della nostra società ancora attuale e diffuso. In questo tema il razzismo viene affrontato in maniera chiara e completa.
Tema sul razzismo introduzione
Tema argomentativo sul razzismo. Ecco un esempio di come iniziare un buon tema sul razzismo. Il razzismo è un problema ancora molto diffuso, ma cosa significa la parola razzismo? Il dizionario ci restituisce questa definizione: Ogni tendenza che si fonda sulla presunta superiorità di una razza su un’altra e che favorisce discriminazioni sociali o addirittura genocidio. Per estensione qualsiasi discriminazione a danno di individui e categorie. Razzismo quindi significa discriminare chi è diverso da noi in base a pregiudizi e idee secondo cui alcune etnie sono superiori ad altre. Il razzista è chi crede nella superiorità della sua razza su un’altra e che discrimina e rifiuta il “diverso”. Fa riferimento all’intolleranza irrazionale e immotivata verso la diversità di qualunque tipo (religiosa, culturale ecc.) che può trasformarsi in vero e proprio odio, scontro e persecuzione.
Tema sul razzismo svolgimento
Tema sul razzismo breve svolgimento. Esempio di tema sul razzismo svolto con la storia del razzismo in breve. Per comprendere meglio il razzismo oggi, bisogna guardare al passato. Le sue radici sono molto profonde e per questo è un problema difficile da estirpare. La storia racconta eventi drammatici scatenati dal razzismo. Il razzismo nasce con la scoperta e conquista dell’America da parte degli europei che iniziano ad affermare la superiorità dell’uomo bianco sulle altre razze. Si può ricordare a partire dalla fine del 1400 la tratta degli schiavi, con cui 11 milioni di africani venivano venduti come schiavi nelle colonie in America. Gli africani chiamano questo evento black holocaust cioè olocausto africano, terminato solo nel 700 e nell’800 quando vi è l’abolizione della schiavitù.
Con il colonialismo vi è quindi il dilagare del razzismo perché vi era il dominio totale di una nazione su un’altra terra il cui popolo viene ridotto in schiavitù. I colonizzatori europei riducevano gli africani in schiavi e classificarono quelle popolazioni come subumane, razze inferiori rispetto ai colonizzatori bianchi convinti della loro superiorità. Il potere era in mano ai bianchi e il loro dominio era imposto con forza e violenza. Ad ogni resistenza le truppe rispondevano con vessazioni e atrocità, come la distruzione di villaggi, cattura di ostaggi, torture, esecuzioni di massa, deportazioni. Si arrivò persino allo sterminio di interi popoli.
Quando venne abolita la schiavitù in America si creò una convivenza forzata tra bianchi e neri. Questi ultimi venivano discriminati e vivevano nei ghetti lontani dalle città, in condizioni drammatiche. Erano separati dai bianchi e non avevano gli stessi diritti. A battersi per questi diritti scese in campo Martin Luther King, reverendo nero capo del movimento non-violento. La discriminazione razziale terminò con pari diritti solo negli anni Settanta del ‘900, grazie all’impegno di movimenti antirazzisti e di figure come King.
Ricordiamo anche l’ apartheid, la politica di segregazione razziale nel secondo dopoguerra dal governo di etnia bianca del Sudafrica. L’apartheid consisteva nella la separazione dei bianchi dai neri e l’istituzione di ghetti per la popolazione nera. Con l’apartheid venivano proibiti rapporti o matrimoni tra le due razze, veniva proibito alle persone di colore di entrare nelle zone frequentate dai bianchi. Vi era il divieto di usare mezzi di trasporto e strutture pubbliche uguali (fontane, marciapiedi, scuole, sale d’attesa ecc.). Era previsto un passaporto speciale per accedere alle zone dove vivevano i bianchi. Queste regole vennero poi estese a tutti i cittadini di colore diverso, come gli asiatici. Il razzismo era basato sulla superiorità della razza bianca. O ancora andando avanti con la storia ricordiamo le persecuzioni e lo sterminio degli ebrei da parte dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
Tema sul razzismo conclusione
Tema sul razzismo conclusione. Come concludere bene un tema sul razzismo? Ricorda di inserire le tue riflessioni personali.
Esempio di finale tema sul razzismo. Ciò che rende gli esseri umani unici sono le proprie diversità, ma troppo spesso queste differenze scatenano razzismo, odio e contrasti. I rapporti tra persone e tra popoli sono basati non sulle somiglianze, ma sulle differenze. Per costruire un futuro di integrazione si dovrebbe partire dalla comprensione: capire le diversità invece di giudicarle. Ma come possiamo farlo se il nostro stesso Paese è spaccato da divisioni, se ancora oggi ci sono pregiudizi tra persone del nord e del sud? Infatti ancora oggi c’è un contrasto tra Sud e nord, meridionali e settentrionali e quindi si vive ancora con pregiudizi “razzisti” verso i nostri stessi connazionali. Forse un mondo dove tutti si abbracciano e tengono la mano rimarrà un disegno e un’idea da bambini, un’utopia irraggiungibile. Ma noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per migliorare le cose, ad esempio riservando un posto per il nostro compagno, accoglierlo con un sorriso. Tutti dovremmo cancellare la parola “diverso”, “straniero”, dal nostro vocabolario e anche la parola RAZZISMO. Questa è davvero una brutta parola, che non dovrebbe più esistere perché dovremmo rispettare le diversità altrui.
Tema sul razzismo nella società di oggi conclusione. Penso che un mondo senza razzismo e odio sia un sogno, fin quando ogni Stato, ogni Paese, ogni singola persona, ogni religione vorrà prevalere sull’altra. La soluzione al razzismo non è smettere di accogliere le persone che sbarcano sulle nostre coste, anzi, questa sarebbe la vittoria del razzismo e dell’ignoranza. Ma la soluzione è aprire le nostre menti senza chiuderci alla diversità, imparare a guardare le diversità altrui come il colore della pelle con la stessa naturalezza con cui vediamo il colore degli occhi o dei capelli.
Gandhi, Marthin Luther King e Nelson Mandela sono il simbolo della lotta al razzismo e dell’uguaglianza. Si sono battuti per abolire ogni discriminazione di razza e colore. Hanno dato tutto, persino la loro vita per questo loro “sogno”, non si sono mai fermati. Ma ancora oggi ci portiamo dietro da secoli il razzismo, un’assurda eredità culturale di cui non riusciamo a liberarci. Tutti dovremmo avere il coraggio di abbattere questi muri, queste discriminazioni. Fin quando non saremo uguali, non saremo mai liberi e “umani”.