Sei grassa! Cicciona! La voce nella mia mente continua a ripetere queste frasi e non riesco a spegnere il dolore. Metto la musica a tutto volume ma neanche questa riesce a coprire il rumore dei miei pensieri.
Porto dentro un peso enorme. Le parole pesano, più di quanto si possa mai immaginare! Le parole pronunciate dalla gente mi restano dentro e non riesco a digerirle, a mandarle giù. Hanno un sapore amaro, diventano acido che mi corrode il cuore. È da quando sono piccola, dalle scuole elementari, che i miei coetanei non fanno altro che prendermi in giro.
“Balena”, “Palla di grasso”, “Cicciona”. Queste parole risuonano ancora nella mia memoria, anche a distanza di anni! Da bambina non davo molto peso al mio aspetto, non me ne preoccupavo. Sorridevo e mi sentivo una bambina come tutte le altre. Mi specchiavo negli occhi dei miei genitori e loro mi guardavano con amore… poi sono cresciuta e mi sono riflessa in sguardi sconosciuti, cattivi. Quegli sguardi riuscivano a far scendere lacrime dai miei piccoli occhi.
Il mio sguardo di bambina si è spento giorno dopo giorno. Nessuno mi rivolgeva la parola, mi tenevano tutti chiusa in un angolino. Perché io ero “diversa” e non meritavo la loro amicizia. Crescevo e continuava a crescere anche il mio peso. Mi sfogavo con il cibo, era una dipendenza e allo stesso tempo una medicina. Cercavo conforto… volevo solo amore e dolcezza… il cibo era il miglior amico ma anche il mio peggior nemico. Lo odiavo e non potevo farne a meno.
Più mangiavo, più le persone mi deridevano e si prendevano gioco di me. Come se una persona grassa meritasse di essere presa in giro… come se non avessi sentimenti. Per loro ero solo un ammasso di grasso, un peso a questo mondo. Mi sono sempre sentita “di troppo”, come se occupassi troppo spazio.
Ho provato a fare diete, ho provato a fare terapie e ho visto tanti medici… ma nessuno può aiutarmi. Il mio problema non è fisico… per stare bene mi serve una medicina contro la solitudine.
Ci sono giorni in cui non vorrei neanche alzarmi dal letto. Odio andare a scuola e stare in classe è come finire in prigione. Lì dentro nessuno mi conosce, nessuno mi capisce. Non ho legato con nessuno e sono sola in banco. Cerco di non parlare molto e a volte riesco quasi a passare inosservata. Sono brava a scuola, prendo buoni voti, faccio il mio dovere ma in realtà odio studiare. Lo faccio solo per rendere fieri i miei genitori. So di non essere la figlia perfetta, la figlia che ogni genitore vorrebbe…
Negli ultimi mesi litigo spesso con mia madre. Perché lei non capisce e non mi aiuta. E a volte l’ho anche incolpata di tutto… le ho detto che se non fosse stata grassa io non lo sarei mai stata! E mi sono sentita una stupida per aver detto una cosa così cattiva! Non so come abbia potuto… sono stata un mostro!
A volte quasi non mi riconosco. Ho iniziato a mentire, a dire bugie! Invento qualsiasi scusa pur di saltare i pasti e non mangiare davanti a lei… ho deciso che voglio perdere peso. Voglio essere magra come tutte le altre ragazze e non sentirmi più diversa. Voglio guardarmi allo specchio ed essere felice della ragazza riflessa invece di odiarla. Voglio poter andare in un negozio e riuscire a comprare i vestiti che desidero! Voglio camminare per strada e non sentirmi più gli occhi addosso della gente.
Ma il mio sogno più grande è iscrivermi a un corso di danza…. Voglio ballare e sentirmi leggera. Il mio sogno è muovermi ed essere libera… Da bambina mi ero iscritta alla prima lezione e le altre bambine ridevano di me perché avevo movimenti goffi, non riuscivo ad essere elegante come loro! Mi sentivo come un elefante circondato da cigni.
Mi guardo allo specchio e penso “chi si innamorerebbe mai di una ragazza come te”? Ho un cuore enorme, sono una ragazza buona, altruista… ma a nessuno importa di come sono fatta. Non avrò mai un ragazzo così come sono!
A volte vorrei vivere in un mondo diverso… un mondo dove le persone vivono senza specchi, pregiudizi e dove non conta il tuo peso, la tua taglia o il tuo corpo. Un mondo dove le persone si preoccupano meno di sé stesse e più degli altri. Un mondo dove le persone si preoccupano meno dell’aspetto…
Invece oggi conta l’apparenza, l’immagine e se sei in sovrappeso o hai qualche chilo in più non sei bella.
Ma chi ha deciso cosa è bello e cosa no? Chi le ha decise queste regole?
Vorrei dire a tutti quelli che stanno leggendo che le parole feriscono, possono essere armi e lasciare cicatrici. State attente a come le usate! Quella che per voi è solo una parola, “grassa”, per gli altri può trasformarsi in una ferita che si porterà dentro per il resto della sua vita! – Ragazza_XL
Racconto scritto da Anna Saggese.