Omicidio choc. Gianluca Monni, 19 anni, studente. Stava aspettando il bus come ogni giorno, per recarsi dal suo paese, Orune a Nuoro, all’Istituto professionale Alessandro Volta. Non avrebbe mai immaginato che appena uscito di casa avrebbe incontrato la morte, una morte crudele, spietata. Due killer con il volto coperto si sono avvicinati e lo hanno freddato a colpi di fucile e poi sono fuggiti a bordo di un’auto. Sono state tre le fucilate fatali per Gianluca.
I carabinieri della compagnia di Bitti stanno ora cercando di ricostruire altri dettagli per dare la caccia ai due killer.Tutto è avvenuto alla luce del giorno e in pieno centro. I carabinieri che indagano sul giallo, sentite le testimonianze, stanno seguendo la pista del bullismo, sfociato in delitto.
I compagni di classe di Gianluca Monni sono tutti sconvolti. I carabinieri li hanno ascoltati, in cerca di spiegazioni al misterioso omicidio. L’unico “neo” nella sua vita, sembra essere legato a un episodio di bullismo, in cui Gianluca aveva difeso la sua ragazza dai bulli.
I compagni di scuola e gli insegnanti di Gianluca sono sotto choc.
Era uno dei più bravi ragazzi della scuola, sia per profitto che per disciplina. Uno studente pacifico, attivo e cordiale con tutti, per lui non ci sono mai stati problemi disciplinari, mai neanche una nota.
Per noi è incredibile, sembra una cosa che non possa appartenere a noi. Gianluca era un ragazzo educatissimo perbene. Nella sua carriera scolastica non è mai stato bocciato. È sempre stato impegnato, era stato per due anni rappresentante per gli studenti del consiglio d’istituto, ruolo che aveva svolto con senso di responsabilità. Mai avremmo potuto immagine che proprio a lui potesse capitare una sorte del genere.
Le lezioni sono state sospese e tutte le scuole di Nuoro si sono incontrate davanti all’istituto nel quale studiava Gianluca Monni per manifestare contro ogni forma di violenza e per difendere il valore della vita umana.