La mia storia sembra la trama di un film, eppure è tutto vero.
Ero follemente innamorata di lui. O almeno credevo, a quell’età in cui ero ancora in preda all’ingenuità. Era avvenuto tutto all’improvviso, un colpo di fulmine, ma la scintilla era scoccata solo in me. Ero la ragazza dell’ultima fila, seduta all’ultimo banco, da cui apparivo piccola, invisibile, quasi inesistente.
Studiavo in una classe interamente femminile. L’odio e l’invidia erano sedute tra quelle mura. Le sentivo ridere, chiacchierare alle mie spalle. Taglienti come lame, quelle parole riuscivano a ferire la mia pelle e a spezzarmi il cuore. Nessuno mi guardava, nessuno voleva sedersi accanto a me e venivo isolata e derisa.
Fin a quando non arrivò lui, che si era trasferito da poco in città. Si sedette nell’unico posto libero, quello accanto a me. Sorrisi, ero felice, non ero più sola. Lui mi salutava, mi guardava, mi aiutava. Sembrava avessi un amico tra tutti quei nemici. Ma quando gli chiesero da che parte stare, lui non ci pensò su neanche un secondo, si schierò dalla parte dei cattivi. Diventò anche lui un bullo, che non perdeva occasione per umiliarmi, insultarmi davanti a tutti. Era colpevole e complice nei loro “giochi”, dei loro “scherzi”.
Rideva di me, gli sembrava divertente la mia sofferenza. Piangevo ma a lui non importava nulla. Gli importava di più essere accettato, integrarsi in quel gruppo, sentirsi forte. Mi feriva, ma non riuscivo ad odiarlo, provavo a vedere del buono sotto tutto quell’odio. Restavo in silenzio e pensavo che prima o poi si sarebbe pentito del suo comportamento e che mi avrebbe chiesto scusa. Che illusa ero stata.
Terminate le scuole medie e iniziato il liceo, avevo promesso a me stessa di non innamorarmi più, perché la delusione era ancora forte. Cercavo di evitare i ragazzi, che vedevo come mostri pronti a farmi del male. Il tempo ha curato le ferite, anche se sono rimaste le cicatrici. Ho aperto il mio cuore ad un ragazzo che è riuscito a vedere oltre l’apparenza, una persona speciale, di quelle rare, che devi tenerti strette. Lui è il mio dono più grande, che ha spazzato via questi brutti ricordi e li ha sostituiti con momenti bellissimi, in cui per la prima volta mi sono sentita amata, bellissima e speciale. Mi ha fatto capire che bisogna accettare anche i propri difetti e farne punti di forza, che ci rendono belli e unici.
Siate sempre voi stessi, perché forte è chi ha il coraggio di rimanere se stesso, nonostante il mondo lo voglia obbligare a cambiare.
Non rispondete alla cattiveria con la violenza, ma con l’amore, perché prima o poi la vita ve lo ridarà indietro.
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