Il web e i canali Youtube sono pieni di video fatti da ragazzi, che non riuscendo più a sopportare il silenzio, registrano dei video-racconti. La loro storia è scritte su fogli bianchi, su cui è raccontato ciò che hanno vissuto e che continuano a subire dai loro coetanei. Forse perché questi ragazzi, vittime di bullismo da tempo, si sentono incompresi, disperati, disorientati e cercano qualcuno che li capisca. Lasciano questo messaggio per sentirsi meno “invisibili”, perché qualcuno, in qualche parte del mondo, possa vedere il loro dolore. Quasi come se questo gesto significasse cercare di togliersi un peso opprimente che non riescono più a portare. Ma spesso, troppo spesso, il peso di una vita così crudele e cattiva, schiaccia la fragile anima di giovani vittime, che decidono, dopo aver lasciato il loro biglietto d’addio al mondo, di togliersi la vita… Fa male guardare questi filmati, sentire la loro disperazione, la sofferenza nel volto stanco di un giovane che ha tutta l’esistenza davanti ma non ha più la forza di rialzarsi.
In questo video un ragazzo racconta di essere vittima di bullismo fin dagli otto anni e che gli altri lo insultano e chiamano “Gay”, “frocio”, “Stupido”, “Femminuccia”. Non riuscendo più a sopportare il dolore e le ferite profonde provocate da quelle parole, ha tentato più volte il suicidio, perché sente che tutti lo odiano, che nessuno lo vuole. Ha paura di tornare a scuola, troppa paura. E’ diventato nemico di se stesso, si odia per essere com’è, per essere al mondo. Si sente un peso, e nient’altro. E’ stanco, ma non si arrende, non vuole essere buttato giù ancora. Lui è più forte, deve combattere, perché ci sono un milione di ragioni per vivere. Un video straziante, che mostra un giovane in lacrime, che decide di non mollare. Siamo con te e diciamo forte NO AL BULLISMO!