Il bullismo omofobico è molto diffuso ma poche volte viene denunciato. Quali sono i motivi che spingono chi vive questo tipo di bullismo al silenzio? come si sente un ragazzo preso di mira per il suo orientamento sessuale?
Nel bullismo omofobico è il diverso orientamento sessuale, reale o percepito di un ragazzo a scatenare la cattiveria dei bulli. Il fenomeno nasce per via del pregiudizio, degli stereotipi, della disinformazione e per il rifiuto del “diverso”.
Il bullismo omofobico può essere definito come:
“Quei comportamenti violenti a causa dei quali un alunno o un’alunna viene esposto ripetutamente a: esclusione, isolamento, minaccia, insulti e aggressioni da parte di una o un gruppo di persone. La vittima sarà squalificata e deumanizzata, e in generale, non potrà uscir fuori da sola da questa situazione, in cui possono trovarsi tanto i giovani gay, lesbiche, transessuali o bisessuali, ma anche qualunque persona che sia considerata fuori dai modelli di genere.”
Bullismo omofobico e vittime
Il bullismo omofobico coinvolge adolescenti gay o lesbiche ma anche adolescenti che sembrano omosessuali in base a stereotipi (ragazze dai capelli corti o non “femminili”, ragazzi con abbigliamento o modi percepiti come diversi).
Con il bullismo omofobico si colpiscono adolescenti che non rispecchiano gli “schemi comuni” e vengono percepiti come “diversi” in base al loro modo di vestire, di parlare, di essere (ad esempio un ragazzo sensibile, con una voce dolce, che pratica la danza anziché il calcio, viceversa una ragazza che pratica il calcio e non la danza. Una ragazza che porta i capelli corti e che veste in modo sportivo, può essere definita un “maschiaccio” e al contrario un ragazzo definito “femminuccia”) Le parole omofobe e discriminatorie fanno parte del linguaggio giovanile e comune. “Frocio, finocchio, femminuccia, checca” o frasi come “Sei una checca, frasi come non fare il finocchio ad un ragazzo che non è “uomo” o dare della lesbica a una ragazza che non sembra avere interesse nei ragazzi e che non dà importanza alla moda ecc.
Cos’è il bullismo omofobico
Il bullismo omofobico e il quello hanno molte differenze e la principale è che questa forma riguarda la sua sfera intima, la propria sessualità ed identità di genere.
L’omofobia è diffusa nella nostra società e quindi le vittime si sentono ancora più scoraggiate a parlare di quello che vivono perché hanno paura della reazione dei genitori. Le vittime di bullismo omofobico si sentono sole e impotenti. Chiedere aiuto a qualcuno significa parlare di “omosessualità” ai genitori e provano vergogna.
Sono pochi i coetanei che intervengono nei casi di bullismo omofobico, perché se si difende un ragazzo “frocio” si ha la paura di essere considerato tale. L’omofobia diffusa porta gli altri a colpevolizzare la vittima (victim blaming).
Bullismo omofobico conseguenze
Il bullismo omofobico ha gravi conseguenze soprattutto sui giovanissimi che lo vivono: l’omofobia all’interno della società viene interiorizzata dalla vittima e nei ragazzi, che iniziano ad odiarsi e a colpevolizzarsi. Questo genera non accettazione di sè, senso di inferiorità e vergogna, convinzione di essere malato o sbagliato, fino all’odio di sé e ai pensieri più estremi, come togliersi la vita.
L’idea diffusa nella nostra società è che le aggressioni fisiche e verbali siano soltanto delle ragazzate, degli scherzi, eventi di vita che fanno parte della crescita di ogni giovane e che questi eventi sono quasi “utili” e indispensabili per la crescita di un adolescente, che in questo modo diventa più “forte”. In realtà queste idee fanno capire l’ignoranza che c’è su questo problema, che ha gravi danni psicologici e fisici.
Il bullismo omofobico in conclusione comporta conseguenze negative sia per gli aggressori sia per le vittime. E’ importante intervenire, fare prevenzione per ridurre queste violenze. La conoscenza del fenomeno è fondamentale per prevenire e contrastare il fenomeno. Si devono sensibilizzare, formare e istruire anche gli insegnanti e gli adulti, per abbattere i muri del pregiudizio che si possono creare tra ragazzi.