Il bullismo è emergenza sociale in Italia come confermano i dati pubblicati dalla Polizia Postale, che allarma in merito a questo fenomeno.
Vittima un ragazzo su tre, sui 15.268 intervistati dal Portale Skuola.net per la campagna educativa itinerante “Una vita da social” della Polizia Postale e delle Comunicazioni si è infatti dichiarato vittima di episodi di bullismo.
La fascia di età più esposta è quella compresa tra i 14 e i 17 anni, dove i “bullizzati” sono quasi 2 su 5.
Diventa sempre più preoccupante il bullismo al femminile che vede coinvolte sempre più minori in gravi episodi di violenza ai danni di coetanee. Tra i dati più significativi e interessanti che troviamo vi è l’aumento del bullismo femminile, sempre più infatti sono le “bulle” che, spesso in gruppo, aggrediscono loro coetanei: 1 vittima su 3 denuncia la presenza femminile tra gli aggressori.
Altro grave e preoccupate problema è quello della difficoltà delle vittime di denunciare le violenze subite. Dai dati emerge infatti che dopo aver subito una violenza 1 vittima su 3 non ne parla con nessuno.
I motivi sono soprattutto
– la vergogna (30%)
– l’esigenza provata di farsi giustizia da soli (24%)
Neanche chi ha assistito ad atti di bullismo ama parlarne. 1 su 4 è rimasto in silenzio. Il motivo, confessa il 44%, di questa “omertà” è molto semplice: “mi hanno insegnato a farmi i fatti miei”.
Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazione dichiara:
L’unica arma veramente efficace è un’incisiva campagna di sensibilizzazione e prevenzione per i ragazzi e di formazione/informazione per insegnanti e genitori che, spesso sottovalutano il problema.