Bullismo: uno studio ha scoperto una relazione tra le ore trascorse durante l’infanzia e il bullismo.
I bambini di due anni-due anni e mezzo che trascorrono molte ore a guardare la televisione, secondo la ricerca, sono esposti a problemi di socializzazione che si manifestano intorno ai 12 anni, alle scuole medie, sfociando in una maggiore esposizione al bullismo.
“C’è una correlazione tra il numero di ore trascorse a guardare la televisione e la probabilità che essi siano vittime di bullismo nelle medie”
spiega Linda Pagani, responsabile dello studio che è stato condotto tra 991 bambini e 1.006 bambine.
La ricerca è giunta alle seguenti conclusioni:
“E’ plausibile ritenere che le abitudini televisive durante l’infanzia potrebbero comportare difficoltà nelle abilità sociali nella vita.” spiega Pagani.
Nel dettaglio le conclusioni indicano che quei bambini che sono stati troppo tempo davanti alla televisione siano più facilmente vittima di episodi di bullismo.
“La quantità di tempo giornaliero trascorso davanti alla televisione a 29 mesi di vita è stata associata ad un successivo aumento del rischio di vittimizzazione dai compagni alle scuole medie”.
I giovani che sperimentano il bullismo sono a rischio di sviluppare problemi di salute mentale a lungo termine, come la depressione, lo scarso rendimento e la bassa autostima.
Da parte sua, l’American Academy of Pediatrics (AAP) raccomanda vivamente i genitori che i loro figli di più di due anni non rimangano più di un’ora al giorno a guardare la televisione. Aggiungendo anche che contribuisce notevolmente al loro grado di sviluppo.
L’AAP sottolinea che una giornata di 24 ore deve essere distribuita equamente per un bambino. “Tra mangiare, dormire e garantire la veglia, il resto della giornata dovrebbe essere spesa per attività e relazioni significative”, dice il dottor Pagani. Lo studio consente di suonare un campanello d’allarme rendendo consapevoli i genitori delle raccomandazioni dell’AAP per poi essere in grado di metterle in pratica con i loro figli. Nei mesi scorsi uno studio della Harvard Medical School at Brigham and Women’s Hospital ha messo in guardia adulti, genitori e bambini sull’uso di tablet e cellulari specialmente nelle ore precedenti il sonno.